Ineos Grenadiers, Egan Bernal dopo il terzo posto ai Campionati Nazionali: “Mi sono sentito l’Egan di prima, questo risultato significa molto per me”
Molto soddisfatto Egan Bernal in seguito al terzo posto ai Campionati Nazionali. Domenica 28 gennaio, dopo il sesto posto nella prova a cronometro, il corridore della Ineos Grenadiers ha affrontato la prova in linea chiudendo alle spalle di Alejandro Osorio (GW Erco Shimano), che si è laureato campione colombiano, e di Sergio Higuita (Bora-hansgrohe) medaglia d’argento, assieme al quale si è reso protagonista di una splendida azione in rimonta che non si è concretizzata per appena una manciata di secondi. Il classe ‘97 ha ritrovato ottime sensazioni dopo l’incidente di due anni fa che ha messo a serio rischio la sua carriera ed ora continuerà a lavorare per provare a giocarsi importanti successi e cercare di tornare quello che conquistò il Tour de France 2019.
“Questo risultato significa molto per me – ha commentato il 27enne a Deportes RCN dopo il traguardo – Abbiamo lavorato per essere al meglio possibile per questi campionati nazionali. Nella cronometro diciamo che non siamo andati come volevamo ma credo di aver dimostrato nella corsa in linea il livello che ho realmente. Questo mi dà molta motivazione per quello che mi aspetta in questa stagione e mi dà molta voglia di tornare al livello che avevo prima”.
Ripercorrendo la gara che ha disputato, non nasconde la grande soddisfazione per quella che ritiene probabilmente essere la sua gara migliore dal terribile incidente di inizio 2022. “Per certi versi ho avuto quasi nostalgia, mi sentivo come l’Egan di prima“, ha aggiunto, senza nascondere una certa emozione. “Ho detto che avrei dato tutto – continuava – Non mi importava se mi fossi staccato su una collina, stavo facendo tutti i miei turni al massimo. È così che ero solito correre, senza paura, e mi sono sentito di nuovo come una volta”. Non si mostra dunque neanche troppo deluso dal mancato successo, visto che la prestazione per lui supera di gran lunga il risultato: “Nel gruppo ci siamo capiti molto bene, è stata una grande collaborazione perché nessuno si è nascosto. Siamo andati tutti al massimo perché la gara era molto veloce”.
Una corsa che può dunque essere per lui ora il punto di partenza. Consapevole di “dover tenere i piedi per terra” anche se “il campionato nazionale colombiano è uno dei campionati nazionali più difficili con uno dei livelli più alti e questo circuito era davvero duro, quindi dovevi avere buone gambe”, il classe 1997 si mostra “felice ” e alza l’asticella, intenzionato a non accontentarsi: “Ho tanta voglia di continuare a lavorare. Ho lavorato duro negli ultimi due anni per tornare a questo livello e ora continuerò così”.
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